TERAMO – Bilancio sano, casse vuote. E’ questa la sintesi del rendiconto del 2011 della Provincia.
I NUMERI – L’avanzo di gestione è pari a circa 800 mila euro; gli accertamenti ammontano a 70 milioni e 449mila euro e gli impegni a 69 milioni e 634mila euro. L’avanzo di amministrazione è pari a 2 milioni e 786mila euro.il trend di riscossione delle entrate tributarie sono inferiori agli anni precedenti per quanto riguarda l’imposta di trascrizione IPT (5 milioni e 800mila euro) e addizionale energia elettrica (4 milioni e 900mila euro); mentre i proventi da imposta RC auto sono pari 12 milioni e 277mila euro circa. Dalla suddivisione delle spese si evidenzia una concentrazione degli interventi sul settore viabilità, per cui sono stati stanziati oltre 12 milioni e mezzo di euro, e mercato del lavoro: altri 12 milioni e 600mila euro. Al conto consuntivo 2011 si accompagnano il risultato del controllo di gestione e il piano triennale di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’Ente. In particolare, il contenimento delle spese di funzionamento ha riguardato nello specifico tre settori: le dotazioni strumentali ed informatiche, le autovetture di servizio e i beni immobili: da sottolineare la riduzione sostanziale delle spese di gestione dell’autoparco, valutabile in un abbattimento del 25% circa sui costi generali per manutenzioni ordinarie e straordinarie, assicurazioni e carburante e la dismissione di numerosi mezzi obsoleti, il risparmio di oltre 63mila euro, dovuto ad alcune recessioni di contratti di affitto, e l’aumento degli introiti derivanti dalla concessione in uso dei locali e delle sale di proprietà provinciale, in virtù del nuovo Regolamento.
I COMMENTI – «Un bilancio positivo, sano – afferma l’assessore competente, Davide Calcedonio Di Giacinto – e che, nonostante le numerose difficoltà di cassa è riuscito ad apportare investimenti sul territorio, senza ridurre i servizi. L’incidenza maggiore si è riscontrata nella riduzione della spesa, dovuta a una forte attenzione dell’amministrazione al problema sprechi. L’obiettivo del patto di stabilità interno è stato pienamente raggiunto, grazie all’attenta azione di monitoraggio e contenimento sui pagamenti. La seconda parte dell’anno è stata caratterizzata da una maggiore difficoltà nella spese e negli impegni, derivante soprattutto dai vincoli posti dal patto di stabilità e dal forte clima di incertezza relativo al futuro delle province, che hanno fatto paventare, almeno sul finale d’anno, l’impossibilità di prendere impegni pluriennali». Non la pensa allo stesso modo il capogruppo del Pd Ernino D’Agostino, che lo definisce «Un bilancio deprimente e depressivo. C’è stato un regresso nel ruolo di programmazione dell’Ente e di promozione dello sviluppo locale. In particolare, a preoccupare il destino degli interventi infrastrutturali strategici: i nuovi lotti della pedemontana Abruzzo-Marche; le risorse dei fondi Fas non ancora arrivate e la situazione gravemente deficitaria della GranSasso Teramano Spa, come evidenziato dalla relazione dei revisori dei conti». Il consigliere di maggioranza Enrico Mazzarelli fa però notare che «viviamo una crisi globale e che lo scenario è totalmente cambiato rispetto a quello di qualche anno fa». Il presidente Catarra sottolinea l’assenza di debito fuori bilancio, e la drastica riduzione di trasferimenti statali, pari a 2 milioni e 800mila euro per il 2011 e a una cifra della medesima entità per il 2012. «Abbiamo varato una serie di concrete misure anti-crisi: l’anticipazione della cassa straordinaria guadagni, il factoring per anticipare i pagamenti alle imprese e l’anticipazione sui trasferimenti statali per due milioni e mezzo di euro», conclude Catarra.